venerdì 25 marzo 2011

La mia intervista a Marcello Trotta!


Il sogno di Marcello Trotta da Macerata Campania al Fulham

Marcello Trotta è un esempio di personaggio di quelle storie che fanno sognare, magari raccontate nei film per adolescenti sul calcio. Ma qui è tutta realtà. Giovanissima promessa del calcio italiano, a suo tempo del Napoli, emigrato all’estero per realizzare il suo sogno: giocare in Premier League. Abbiamo avuto modo di intervistarlo togliendoci alcune curiosità che ci portavamo dietro da un po’. Non solo cervelli in fuga, dunque, dall’Italia, ma anche ‘piedi buoni’. Dalla provincia di Caserta a Londra. Un cambiamento che può cambiare una vita.

Qual è stata l’emozione più forte che ti ha dato il calcio inglese? Penso alle ultime vittorie …

“E’ stata sicuramente la partita di Coppa contro Aston Villa, in cui abbiamo giocato allo stadio della prima squadra e ho fatto due goal”.

Quali sono i tuoi obbiettivi personali per quest’anno? E magari per i prossimi?

“Per ora il mio obiettivo primario è cercare di giocare in prima squadra con il Fulham”.

Dopo il tuo ultimo infortunio, il più grave finora, cosa hai pensato? Ti sei sentito solo in un paese comunque straniero e lontano da casa?

“Fortunatamente ultimamente non ho avuto altri grandi infortuni e devo dire che non mi sono mai sentito solo perché qui comunque la gente mi vuole bene”.

Quanto ritieni ti abbia migliorato questa esperienza nel campionato inglese? Ti ritieni cresciuto tecnicamente? E’ stata un’esperienza di vita utile?

“Credo che mi abbia completato come giocatore e mi ritengo anche molto cresciuto tecnicamente .E’ sicuramente stata, ed è tuttora un’esperienza stupenda”.

Consiglieresti mai, inceve, ad un calciatore inglese di fare un’esperienza nel campionato italiano?

“Si, sicuramente, perché il campionato italiano ha un suo fascino tutto speciale”.

Ora hai 18 anni, quanto desideri un esordio in under 21? Stai già lavorando per ottenerlo?

“E’ uno dei mie prossimi obiettivi e spero di riuscire ad ottenerlo al più presto”.

Ora stai giocando per la Accademy del Fulham, c’è già stato un esordio in prima squadra? Se si, a quando un ritorno?

“L’esordio c’è stato in una partita amichevole ad inizio stagione e spero ora di giocare anche in Premier League. Sarebbe bellissimo”.

Credi di tornare a giocare in Italia quando sarai maturo, e/o al termine dell’esperienza inglese? Se si, con quale squadra?

“Sinceramente non lo so perché nel calcio tutto può succedere. Però, se ce ne sarà occasione, mi farebbe molto piacere. Poi non so con quale squadra”.


Una curiosità: anche tu mangi uova e pancetta a prima mattina? Ti pesa rinunciare alla pasta? Non ci dire che ora prendi il tè ogni pomeriggio…

“No! Di prima mattina no. Però devo ammettere che qualche volta a pranzo sento la mancanza della pasta. Invece, Il tè non lo prendo mai”.

Ringraziamo Marcello Trotta per la disponibilità.


Salvatore Guida

venerdì 18 marzo 2011


Marcello in campo

Continuamo con il raccontare la vita di Marcello.
Il nostro Marcello, in Italia solo un ragazzino, era per le leggi inglesi già un uomo, visto che lì la maggiore età si raggiunge proprio ai 15. anni. Così Ericsson non ci pensa due volte a proporgli di firmare un contratto con il Manchester City. Al termine degli Europei, quando era già stato deciso che egli doveva essere trasferito dal Napoli alla squadra inglese, il direttore sportivo del Napoli Pierpaolo Marino ritenne che la vendita del giocatore fosse tutta un imbroglio, poiché il giovane non poteva firmare contratti essendo minorenne, e inoltre era già sotto contratto per un’altra società. Il Napoli ritenne inoltre che il giovane fu indotto a firmare visto che il Manchester city aveva promesso alla madre un lavoro a Londra, cosa che poi non si  rivelò vera.
Marcello da questa esperienza ha sicuramente appreso molti insegnamenti ma ci ha anche rimesso molto, in quanto è dovuto stare per un anno fuori dalla nazionale italiana, dopo che il Napoli ha bloccato il suo tesserino ed egli non ha più potuto partecipare alle gare per via di un’azione di deferimento.
Tre stagioni dopo l’ingresso al Manchester city, Trotta è approdato al Fulham  e lì ha iniziato la sua carriera da bomber.
La mia speranza è che lui sia al massimo delle sue forze per raggiungere i due più grandi traguardi di un calciatore cioè vincere la Champions e il Mondiale. Auguri Marcello!

mercoledì 16 marzo 2011

Italia: disastro Europa, ci salva solo l'Inter.

L'allenatore Leonardo esultante


Pensavo fosse solo il titolo di una canzone "Pazza Inter", invece è proprio il suo carattere. Impossibile perdere 2 a 0 con il Bayern Monaco e poi vincere 3 a 2 in rimonta,con un goal all'ultimo minuto.. ma, ahimé, è successo!
E io non sono Interista.

venerdì 11 marzo 2011

Marcello Trotta parte II

Ciao a tutti e bentornati!
Oggi ho voglia di continuare a raccontarvi la storia del mio amico Marcello!
Come ben sapete, lo conosco fin da piccolo, da quando faceva ancora le scuole elementari, grazie a sua madre, che lavorando per il comune come assistente sociale, spesso lo portava da me a giocare. Ancora oggi ci vediamo e sono molto felice di essergli amico.  Ricordo che  la sua famiglia ha fatto molto sacrifici soprattutto negli anni in cui agli inizi della sua carriera giocava con il Napoli, e quando prima ancora giocava con la squadra del Recale, dove è iniziata la sua avventura. Ricordo inoltre che la società non gli riconosceva i trasferimenti da casa ai campi di allenamento e viceversa, e che il padre doveva prendere spesso ore di permesso dal lavoro per accompagnare il figlio agli allenamenti. Questo  fino a quando nel 2005 Marcello non partecipa con la Nazionale under 15 agli Europei di categoria Austria - Svizzera: lì la cronaca fa conoscere il giovane Marcello all’Italia in quanto Ericson, all’epoca allenatore del Manchester, vedendo giocare la Nazionale italiana under 15, si accorge della bravura di Marcello, e decide di puntare su di lui. 
Questo è il video di Marcello in una recente partita di Derby... 
guardate che goal fantastici!

mercoledì 9 marzo 2011

mercoledì 2 marzo 2011

Per cominciare...


Marcello Trotta, attuale bomber del Fulham e io, Natale 2008
 
La mia vita è piena di passioni ma la più importante e quella per il calcio che mi è stata trasmessa da mio padre e che per vari motivi, purtroppo, non è diventata la mia professione. 
Ormai non è più una semplice passione, ma un qualcosa capace di cambiarmi la giornata e lo stato d’animo.  Purtroppo il calcio non potrà diventare la mia professione perché sono un diversamente abile e quindi resterà soltanto una passione. 
Credo però che, il calcio, e in generale lo sport, possa diventare un lavoro per i diversamente abili, magari attraverso la professione di telecronista per qualche tv, oppure, come ho sempre sperato, facendo l’allenatore di una squadra, specialmente se è la propria squadra del cuore. Certo quest’ultima opzione è sicuramente più difficile da attuare, dal momento che la maggior parte degli allenatori sono ex calciatori.
Dal mio canto, posso ritenermi molto fortunato, in quanto oltre ai miei amici “normali”,  ho un amico calciatore che spero diventi presto un campione: si chiama Marcello Trotta e sono molto felice di citarlo in questo mio racconto, dato l’affetto che ci lega da quando eravamo ragazzini.  
Alla prossima per nuove info su questa storia!

A presto!